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Nella prima riunione della Consulta dei Presidenti degli Enti Inguscio è stato eletto Presidente

I Presidenti degli Enti Pubblici di Ricerca si sono riuniti il 17 gennaio scorso per dare vita alla Consulta dei Presidenti degli Enti, organismo costituito dai Presidenti di tutti gli Enti di Ricerca ed istituito dall’art. 8 del D.Lgs. 218/2016 riguardante la semplificazione delle attività degli EPR al fine di coadiuvare il Governo nel promuovere, sostenere, rilanciare e razionalizzare le attività nel settore della ricerca.

Il primo atto della neonata Consulta dei Presidenti è stata l’elezione del proprio Presidente nella persona di Massimo Inguscio, Presidente del CNR, che è stato eletto all’unanimità.

La Consulta ha quindi individuato alcuni temi fondamentali, “da affrontare – così si legge nella Nota stampa del CNR – già nelle prossime settimane, inerenti la programmazione, la valutazione, il reclutamento e l’autonomia dei ricercatori, ulteriori misure di semplificazione nel funzionamento degli Enti”.

Nel ringraziare gli altri Presidenti per la fiducia concessagli, Inguscio ha ricordato che “nel corso degli ultimi mesi abbiamo lavorato con grande unitarietà. Ritengo che la Consulta sia uno strumento importantissimo per realizzare un coordinamento permanente ed efficace tra gli Enti di Ricerca che, pur nelle diverse specificità, possono dare un contributo fondamentale e strategico per lo sviluppo e la crescita della ricerca nel nostro Paese”.

Ricordiamo che lo stesso art. 8 del D.Lgs. 218/2016 prevede anche l’istituzione, presso il MIUR, del Consiglio Nazionale dei ricercatori e dei tecnologi, composto dai rappresentanti dei ricercatori e tecnologi eletti negli organi scientifici e di governo dei singoli enti, con il compito di formulare pareri e proposte ai Ministeri vigilanti e alla Presidenza del Consiglio sulle tematiche attinenti la ricerca. La composizione, la durata ed il funzionamento del Consiglio Nazionale dei ricercatori e dei tecnologi devono essere determinate con apposito decreto del MIUR, di concerto con gli altri Ministeri vigilanti, da adottarsi ai sensi dell’art. 17, comma 3, della legge n. 400/1988.

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